Nel corso dei secoli la diversità ha sempre suscitato sentimenti di orrore, rifiuto, paura e spesso superstizione; nel 2021 ci si aspetta che tutto ciò possa avere fine, ma purtroppo l’ignoranza spesso la fa da padrona.
E può succedere dunque che le persone affette da albinismo, per esempio, che altro non è che una mancata o ridotta produzione di melanina, ovvero il pigmento che colora occhi pelle e capelli, siano addirittura cacciati come animali e fatti a pezzi.
Le pratiche immonde
In Africa gli albini sono vittime di una caccia spietata da parte di persone senza scrupoli che li fanno a pezzi per rivenderli agli stregoni che li trasformano in amuleti e pozioni. Non solo, anche alcuni tipi di deformità vengono percepiti come qualcosa da cui stare lontani, spesso dagli stessi genitori.
Come è accaduto in Ruanda ad una donna, Bajeneza Liberata, che dopo aver dato alla luce suo figlio affetto da una gravissima malformazione al cranio è stata abbandonata dal marito che le ha detto di ucciderlo perché mandato dal diavolo.

La donna si è ritrovata a crescere tutti i suoi figli da sola, senza lavoro, senza assistenza alcuna e osteggiata dalla comunità per via di quel figlio tanto diverso, costretta ad abbandonare gli altri figli in città perché non poteva permettersi di riportarli al suo villaggio.
Una raccolta fondi
Purtroppo nemmeno in ospedale sono stati i grado di aiutarla né di fornire cure al suo sfortunato bambino, per questo è stata istituita una raccolta fondi su GoFundMe a proposito della quale si legge:
Questo bambino è nato così, la gente lo chiama alieno per il suo aspetto, sua madre è stata abbandonata dal padre. Lotta con lui ogni giorno, ha lasciato gli altri suoi figli da soli in città per venire in questo villaggio e cercare quell’aiuto che non è riuscita a trovare. Ora chiede aiuto per portare il bambino all’estero perché in questo Paese non è possibile. Si prega di effettuare donazioni per salvargli la vita.
Auguriamo a questa donna di riuscire nell’impresa, e al suo bambino di poter essere curato e avere una vita dignitosa.
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