La pubblicità è l’anima del commercio, si dice. E dietro ogni pubblicità ci sono persone che studiano il modo migliore per far conoscere e apprezzare l’azienda che le ha ingaggiate per il servizio. Ma non tutte le idee sono adeguate, alcuni spot sono veramente brutti, o confusi o non si adattano al prodotto. O semplicemente non piacciono.
Tanti sono gli esempi che potremmo fare di alcuni spot ritenuti di dubbio o pessimo gusto, e per questo cancellati. L’ultimo è di una grande rivenditore del Regno Unito, il John Lewis.
Lo spot incriminato
Recentemente in tv è passato lo spot dell’assicurazione sulla casa proposto da questo grande marchio, che mostrava un bambino truccato e vestito con una abito da donna, evidentemente della mamma.
Questo spot pare sia stato ritirato dopo numerose critiche, tanto che la mamma del bimbo protagonista Reggie, che ha 9 anni, è dovuta intervenire per esprimere il suo disappunto:
Sono scioccata che abbia causato così tante polemiche. È ridicolo, come si può essere così sconvolti e offesi per qualcosa di divertente e innocente? Ma ciò che mi disgusta sono le lamentele che dicono che la pubblicità sta sessualizzando Reggie, con rossetto e passi di danza “provocatori”. Se vedi qualcosa di sessuale in una pubblicità con un ragazzino, hai un problema.
La realtà
In realtà a quanto pare non è questo il motivo del ritiro dello spot, almeno secondo quanto sostiene la compagnia. Nella pubblicità il bambino imbratta muri, tappeti e mobili e questo è stato definito fuorviante circa i danni coperti dall’assicurazione.
Una dichiarazione rilasciata sul Twitter di John Lewis spiegava dunque:
[…] Questo annuncio è stato ritirato perché la Financial Conduct Authority ritiene che il contenuto sia potenzialmente fuorviante e potrebbe creare confusione tra i clienti riguardo alla nuova offerta assicurativa per la casa di John Lewis. Questa non è mai stata assolutamente nostra intenzione.
La pubblicità dell’assicurazione sulla casa di John Lewis ‘Let Life Happen’ è stata creata per mostrare una gioiosa rappresentazione di un giovane attore che si lascia trasportare dalla sua performance, ignaro delle conseguenze involontarie delle sue azioni.
Niente a che fare quindi con il fatto che il bambino è vestito da donna, per fortuna.
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