Non solo TikTok ma anche Douyin; se il nome non vi dice niente è perché la seconda è un’app utilizzata soprattutto nel Sol Levante, tra i ragazzi cinesi per intenderci, dove è molto popolare.
Ma se da noi possiamo trovare per la maggior parte video divertenti quanto inutili, la piattaforma cinese è una cosiddetta social commerce, dove i video sono legati quasi sempre a sponsorizzazioni di prodotti.
I troll sono ovunque
Ma nel web si mantiene una costante in tutto il mondo e in tutte le lingue: i cosiddetti troll, quegli utenti che nascosti dall’anonimato cercano di creare disturbo e difficoltà agli altri. Per non parlare degli haters, gli odiatori, che si spingono oltre, e subissano il malcapitato di turno di cattiverie.
Quante volte abbiamo sentito infatti di ragazzi, per lo più adolescenti, spinti addirittura al suicidio a causa di questi elementi?
Sembra proprio ciò che è accaduto ad una nota influencer cinese, Luo Xiaomao Maozi che si è praticamente suicidata in diretta.
La ragazza infatti durante un livestream ha dichiarato che quello sarebbe stato forse il suo ultimo video, apprestandosi a bere una bottiglia di pesticida. Ebbene, a quanto pare moltissimi utenti invece di farla desistere la incoraggiavano a bere più velocemente.
Per fortuna qualcuno con un minimo di cervello ha allertato le autorità, ma la ragazza è morta il giorno dopo, il 15 ottobre.
I reali motivi
Sembra che Luo soffrisse da tempo di depressione e fosse stata anche ricoverata due mesi per curarsi; inoltre era stata lasciata dal suo fidanzato e la cosa l’aveva ulteriormente afflitta.
Una sua amica infatti sostiene che non voleva uccidersi ma solo attirare l’attenzione del suo ex fidanzato.
Anche se l’assurda morte di Luo non è stata esattamente causata da haters o cyberbulli, è incredibile che ci siano stati tanti messaggi di istigazione al suicidio, poiché invitarla a bere pesticida si è trattato esattamente di questo. Ed è incredibile che nessuno monitori ciò che accade nei social e nelle dirette.
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