Il Natale è la festa consumistica per eccellenza, al di là della valenza cristiana dei credenti. È tutta una corsa a pranzi, cene, festeggiamenti ma soprattutto regali. Anche se tra adulti ci si può limitare a “pensierini” i bambini si aspettano che Babbo Natale porti loro quello che desiderano, che spesso costa anche caro. Come limitare le spese? Una mamma ci racconta come ha fatto.
Parola d’ordine: riciclare
Catherine, una 40ene inglese, ha trovato un ottimo modo per risparmiare almeno sulle spese destinate ai regali dei suoi figli e lo racconta al Sun. La donna parla di quando i figli avevano chiesto un robot giocattolo molto costoso:
Costava 200 sterline (circa 235 euro ndr) , che era molto più di quanto fossi disposta a spendere per un regalo di Natale.
Ed è per questo che è rimasta piacevolmente sorpresa quando ne ha trovato uno a circa 76 euro in un negozio di seconda mano:
ho intascato il resto ed ero davvero contenta, ma non era la prima volta che facevo un affare al negozio di beneficenza. Lo faccio dal 2012 quando è nato il mio primogenito. Amo viziare i miei tre ragazzi senza rovinare il mio conto in banca o il pianeta. Non vorrei mai che ne facessero a meno, ma sono così abituati a prendere cose di seconda mano ora che non sanno niente di diverso.
E quindi per Natale? Ecco l’idea:
La metà del divertimento sta nel trovare cose che so che ameranno e che non erano sulla loro lista di Natale. Poi li avvolgo in scatole e sacchetti festosi, che riutilizzo ogni anno.
Un bel messaggio
Insomma, giocattoli di seconda mano e pacchetti e confezioni riciclati ogni anno, perché no in fondo? Continua:
Il mio più grande risparmio è stato il robot, ma ho anche ricevuto un nuovissimo puzzle di Horrible Histories gratuitamente da un vicino e un secchio di Meccano Junior per sole 4 sterline, che ho poi notato per 20 da Aldi. Mi piace essere alla ricerca di riempitivi per calze, giocattoli e giochi durante tutto l’anno. Quando il lockdown è terminato, sono andata direttamente ai negozi di beneficenza per vedere quali pezzi avevano donato dalla mia ultima visita. Quest’anno ho messo da parte kit scientifici, gadget Marvel, libri di Minecraft e alcuni giocattoli per i miei bambini, ottenendo 125 sterline di regali per circa 25 sterline. E non ho ancora finito.
Non è questione di avarizia, ci tiene a precisare, ma solo di non sprecare soldi:
I ragazzi sanno che alcuni dei regali provengono dal negozio di beneficenza e a loro non importa. Ho anche riconfezionato cose a cui non erano interessati la prima volta che le hanno ricevute, ma che hanno amato un anno o due dopo.
Quante volte è capitato anche a voi? Meditate, genitori, e prendete spunto.
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