Ci sono storie che anche se appartengono al passato vale sempre la pena di raccontare, per dare un’idea di ciò che può passare per la mente di una persona tanto da spingerla a compiere atti fuori dal normale.
Un amore eterno
Questa storia è accaduta negli anni ’30, quando il dottor Carl Tanzler vide arrivare in Florida, all’ US Marine Hospital di Key West, un’ammalata di tubercolosi in gravi condizioni, la cubana Maria Elena Milagro de Hoyos.
La donna era una cantante di una bellezza tale che chiunque si voltava ad ammirarla, ma Tazler ne fu colpito anche per via di un altro motivo. Convinto di essere visitato dallo spirito di una zia, questa gli avrebbe rivelato che il suo vero amore sarebbe stata una bellezza bruna venuta da lontano, che il medico riconobbe dunque in Elena, sebbene fosse già sposata.
This is Elena Milagro de Hoyos (1910-31), a beautiful Cuban-American woman who sadly died of tuberculosis. Elena’s doctor, Carl Tanzler (1877-1952) was madly in love with her, and wasn’t going to let a little thing like her dying get in the way of them being together.
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— Whores of Yore (@WhoresofYore) March 27, 2021
Il 25 ottobre 1931 la donna muore a soli 22 anni, e Tanzler gli fa costruire una cappella a sue spese nel cimitero del posto, e i familiari della ragazza colpiti da tanta generosità per ringraziarlo gli regalano una ciocca dei suoi capelli.
Non sapevano però che anche lui aveva la chiave del mausoleo, presso cui tornò piangente ogni notte finché dopo due anni esaudì il “desiderio di Elena” di essere tirata fuori.
Elena torna in vita
Qui esplode la lucida follia di Tanzler, che armato di cera, profumo e agenti conservanti cerca di ricostruire la bellezza della sua amata, con occhi di vetro e i capelli donatigli dalla famiglia anni prima. La sua pelle diviene seta, le ossa vengono fissate tra loro con filo di nylon, il suo torso viene riempito di stracci per ridargli forma e, cosa più agghiacciante, nella sua cavità vaginale inserisce un tubo di cartone.
Ma non ammetterà mai di aver avuto rapporti intimi con il cadavere, con il quale dormirà per ben 7 anni, finché finalmente fu scoperto e arrestato.
I suoi crimini però erano caduti in prescrizione e tornò subito libero; nel 1957 venne trovato morto in casa sua pare con accanto una bambola a grandezza naturale dalle fattezze di Elena, con la quale per suo desiderio fu sepolto.
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